Venzone è un borgo dog del Friuli-Venezia Giulia ricco di storia, luoghi di cultura e monumenti. È situato in provincia di Udine, in un territorio di alto interesse naturalistico. Tutte peculiarità, queste, per le quali il borgo ha ottenuto, nel corso degli anni, importanti riconoscimenti: Monumento Nazionale (1965) , Villaggio ideale dove è bello vivere (1991), Città Murate del Mondo (2005), Borghi più Belli d’Italia (2015), Borgo dei Borghi (2017).

Venzone ospita, fra le altre cose, una serie di eventi e manifestazioni totalmente aperti agli amici a 4 zampe.

In questo articolo, vi consigliamo 2 percorsi da fare a Venzone con i vostri pet.

1 – A spasso tra le mura assieme ai nostri amici a 4 zampe

Passeggiare per il centro storico di Venzone con i nostri amici a quattro zampe non è solo fattibile ma estremamente facile: il giro delle mura di Venzone è di solo 1 km e ciò consente di andare alla scoperta degli angoli nascosti del borgo in tutta semplicità. Possiamo parcheggiare le nostre auto in uno dei due parcheggi a pochi metri dal Centro Storico (Piazzale Scuole, circa 50 posti auto, gratuito e senza limiti di tempo).

Ora possiamo partire con la nostra passeggiata: entrando dalla via principale ci imbattiamo nei primi palazzi storici del borgo e troviamo il Palazzo Orgnani-Martina, palazzo nobiliare del XVI secolo conservato nel migliore dei modi. Attraverso al portale cinquecentesco arriviamo al cortile restaurato nel ‘700 con ballatoio in pietra e parapetto in ferro battuto e al centro una bellissima fontana in pietra. Ricostruito a seguito dei terremoti del 1976, diventa sede dei principali musei venzonesi fra cui il “Bosc – Foresta, Uomo, Economia nel Friuli Venezia Giulia”, che illustra tutti gli aspetti dell’ecosistema forestale del Parco Naturale delle Prealpi Giulie, e “Tiere Motus. Storia di un terremoto e della sua gente”, che guida il visitatore lungo le tappe che ha portato il Friuli dalla sera del 6 maggio 1976 ad oggi. Tutti i musei sono dog friendly.

Procedendo nella via principale troviamo la piazza Municipio dove si staglia il Palazzo Comunale, costruito nei primi anni del 1400 e le cui facciate sono decorate con una serie di stemmi delle famiglie venzonesi; in piazza troviamo inoltre la fontana (con acqua potabile) costruita nel 1878.

Scendendo verso sud troviamo il principale monumento del borgo, il Duomo di Sant’Andrea Apostolo, esemplare lavoro di restauro del post terremoto: costruito nel 1300 e consacrato nel 1338, venne distrutto quasi completamente dai terremoti ma ricomposto e restaurato per mezzo di consolidamenti antisismici delle parti superstiti e con la tecnica dell’anastilosi per quanto riguarda la parte da ricostruire. Al suo interno si possono ammirare affreschi trecenteschi, una significativa pietà di scuola boema del ´400, l’organo del 1792 e un gruppo scultoreo in legno raffigurante la rinascita del post sisma in un cerchio di 17 figure con le braccia verso l’alto (tra queste figure, scolpite in un tronco unico di cedro del Libano, troviamo adulti, bambini, anziani e anche una donna incinta a rappresentare la rinascita dopo la tragedia del terremoto).

Il borgo di Venzone è circondato da un’interessante doppia cinta di Mura formata da un ampio fossato che circonda la prima cerchia di mura che forma un terrapieno, il Barbacane, su cui è costruita la seconda cerchia. Nel Barbacane si può passeggiare per il primo quarto di mura.



2 – Giro delle Chiesette

Chiesette votive della piana di Venzone

Durata: circa 1 ora e 30 minuti
Dislivello complessivo: circa 100 m
Distanza: 5 km

Tra le prime propaggini delle Prealpi Giulie sono situate le famose “Chiuse di Venzone”, allineamenti di piccoli rilievi morenici sbarranti in modo naturale la valle del Tagliamento. Questa località fu, per la sua particolare posizione geografica, fin dall’epoca preistorica uno dei passaggi obbligati più importanti, tra l’Italia e i Paesi dell’Europa Nord-Orientale, nonché luogo di diversi insediamenti.

La nostra passeggiata con gli amici a 4 zampe inizia dal parcheggio sito in Piazzale delle Scuole (parcheggio libero, gratuito e senza limiti di tempo, circa 50 posti auto/camper); da qui prendiamo la strada che, affiancando il torrente Venzonassa, ci porta nella zona dell’area sportiva di Venzone.

Seguiamo quindi il sentiero che costeggia il campo sportivo verso il percorso vita e proseguiamo per il sentiero che affianca la casa. Dopo circa 15 minuti di passeggiata nel bosco, troviamo una piccola edicola dedicata a Sant’Antonio abate; proseguiamo per un breve tratto nella stessa direzione fino a incontrare sulla destra un comodo sentiero in leggera discesa. Dopo pochi minuti di camminata tra i verdi prati, si giunge alla Chiesa di Santa Caterina.

Chiesa di Santa Caterina

Aperta su richiesta presso l’ufficio IAT

Chiesa di origini quattrocentesche situata su un terrazzo alle falde del monte Bedede, dinanzi all’antico sentiero celtico proveniente da Gemona.
Nel sacrato era situato il cimitero degli appestati, davanti al portale c’è la tomba del pievano di Venzone, Felice Tavoschi, morto nel 1855 di morbo asiatico. All’interno, a destra, si ha un affresco raffigurante il Matrimonio mistico di S. Caterina d’Alessandria (inizi 1400).
A sinistra si hanno in serie due gonfaloni con immagini di S. Caterina e S. Antonio abate e una scultura lignea di S. Caterina con la ruota del martirio, mentre ai suoi piedi c’è Massimo Daja, il suo persecutore (copia di una scultura del XV sec.).

Venzone - Santa Caterina - Foto: Michela Stefanutti

Venzone – Santa Caterina – Foto: Michela Stefanutti

Fortificazioni di Santa Caterina

Il sistema protettivo si estendeva dalla Venzonassa fino a poco oltre la chiesetta ed era costituito da una serie di spalti e opere bastionate che sfruttavano la conformazione naturale del terreno. Le costruzioni erano formate da pietre di diverse misure, a volte squadrate rozzamente; la malta è per lo più assente. Data la posizione strategica del piano di Santa Caterina, sicuramente risalgono all’epoca dell’insediamento Paleoveneto (1100 a.C.), riutilizzate nel periodo Celtico (500 a.C.) e utili anche nel periodo Romano e successivamente all’epoca Medioevale.

Dal pianoro di Santa Caterina si possono vedere Venzone, i dintorni e la vallata del Tagliamento. Si può raggiungere la chiesa anche attraverso la strada asfaltata che inizia dalla porta medioevale di San Genesio e sale comodamente fino al prato antistante la chiesa.

Seguendo le fortificazioni del piano Santa Caterina, a destra della chiesa, si imbocca il sentiero che ci porta – attraverso il Sentiero Celtico – alle spalle della chiesa dei Santi Giacomo e Anna.

Chiesa dei Santi Giacomo e Anna

Aperta su richiesta presso l’ufficio IAT

Risale probabilmente ai secc. X-XI, ossia all’epoca in cui andava diffondendosi la pratica dei pellegrinaggi a Santiago di Compostela, nella Galizia.
Alla chiesa era annesso un eremitorio documentato nel 1336 di cui si vedono ancora oggi i resti. Diversi sono i rimaneggiamenti che si sono avuti nei secoli, fino a quello del 1525 quando venne aggiunto il portico. Caratteristico è il campanile a vela. Gli affreschi all’interno sono trecenteschi, di artista di cultura vitalesca, mentre i due bassorilievi raffiguranti S. Pietro e S. Paolo sono precedenti al 1300.

Nel presbiterio si ammira il ciclo di affreschi di scuola vitalesca con l’Annunciazione sulla parete di fondo, mentre ai lati si trova la Teoria degli Apostoli e nella volta il Cristo Benedicente con gli Evangelisti. La piccola monofora a lato dell’altare appartiene alla chiesa primitiva (X-XI sec.). Di particolare pregio l’altare del 1634 dell’artista venzonese Giovanni Saidero.




Fortificazioni di San Giacomo

Il sistema difensivo di San Giacomo è costituito da una serie di grossi bastioni tondeggianti ricavati nella roccia di alcuni massi erratici dell’epoca glacial, da una serie di grossi muri a sacco di sbarramento che costituivano un ostacolo significativo al passaggio in direzione Nord-Sud e da un sistema di terrapieni con ampi fossati (seppure di altezza limitata di circa 1,50 metri).

Fortificazioni di Campo Castello (Cjampcjiscjel)

La conformazione del terreno ha consentito l’elevazione di un sistema di muraglie (alte circa 7 metri) a sostegno di un terrapieno nel quale si eleva un secondo sistema di muraglie parallelo al primo. Inoltre, era presente una costruzione fortificata (citata nei documenti come Heissenstein oppure Hasselberg). Questo sistema difensivo risale al X-XI secolo, quando il nucleo abitato di Venzone cominciò ad acquisire importanza e un ruolo sempre crescente di controllo militare e mercantile.

Ripercorriamo ora la strada asfaltata, da dove siamo arrivati, e dopo circa 200 metri, prima di incrociare le prime case giriamo a destra e imbocchiamo il sentiero che ci porta attraverso Via dei Castelli, all’incrocio con via Santa Caterina, e ci dirigiamo a nord verso Strada Pilot; proseguendo troviamo il percorso vita che ci riporta al punto di partenza della nostra passeggiata.