Cane vs gatto: una (presunta) rivalità che dura da secoli, un contrasto innato nei nostri amici a quattro zampe, siano essi cani o gatti. Chi ha la fortuna di vivere con entrambi, però, sa benissimo che una convivenza pacifica è possibile, sebbene all’inizio possa sembrare un’impresa ardua tenere a bada gli istinti di entrambi i nostri amici pelosetti

Cosa fare, però, se il nostro cane – abituato a essere il protagonista incontrastato delle nostre attenzioni – incontra un adorabile gattino, magari durante la nostra vacanza in uno dei borghi dog sparsi per l’Italia? Come comportarsi se l’incontro fra i due non dovesse risultare piacevole? Sappiamo bene che questi nostri amici speciali possono reagire male quando si incontrano, facendosi dei dispetti a vicenda.

Diverse reazioni, diverse sensibilità

Micio potrebbe avere paura di Fido, soprattutto se quest’ultimo è di grande taglia. È dunque importante non forzare mai il rapporto fra i due: se vogliamo che diventino amici potrebbero imparare a conoscersi mangiando qualcosina insieme, ognuno nella sua ciotola o nel suo spazietto, una sorta di angolo in cui rifugiarsi, in modo tale da non temere l’amichetto.

Al loro primo incontro si potrebbero annusare, per imparare a conoscersi e distinguere l’odore dell’altro.  Essendo pelosetti molto diversi fra loro, cane e gatto agiscono in maniera differente: il cagnolino, ad esempio, se non ha voglia di fare conoscenza potrebbe sbadigliare, leccarsi il musetto e sbirciare con la coda dell’occhio il gattino che, nel mentre, scodinzola e tiene le orecchie tirate all’indietro.

Sarebbe una grande e bella emozione se riuscissimo a interpretare il linguaggio del cane e del gatto, anche se le varie sfumature che possiamo cogliere dall’abbaio e dal miagolio ci permettono di capire cosa provano e come si sentono i nostri cuccioletti nelle diverse situazioni.



Consideriamo sempre le innate qualità di cani e gatti

Ognuno è speciale grazie alle sue innumerevoli particolarità, che possiamo cogliere stando a stretto contatto con loro. Sicuramente Fido è rinomato per la sua fedeltà e il suo affetto; Micio, invece, viene ricordato per la sua furbizia, la sua scaltrezza e la sua indipendenza.

Il cagnolino fedele ascolta i nostri insegnamenti e le nostre indicazioni più semplicemente; educare un gattino è un po’ più complicato, perché i nostri amici gatti non amano molto seguire delle regole, dato che considerano noi umani loro pari: con la giusta ricompensa, durante un addestramento, anche il gatto imparerà a dare la zampa o riportare qualcosa indietro.

I gatti preferiscono risolvere sempre problemi giocando, ad esempio ingegnandosi per recuperare dei premi da una grande e profonda scatola, oppure trovare una via di fuga o salterellare e rincorrere una corda; Fido prova un senso di colpa quando sbaglia e si accorge che lo stiamo sgridando per educarlo, comprendendo l’errore e cercando di non ripeterlo. Diversamente da Micio, che non prova alcun senso di colpa ed è un animaletto solitario (e no, il gatto non ama molto la compagnia).

Dedichiamo loro le stesse attenzioni

Una cosa però accomuna i contendenti di questa presunta rivalità: entrambi non sopportano di essere ignorati da noi, in particolare Fido, che adora collaborare e aiutarci in ogni situazione. Per quanto riguarda Micio, una semplice carezza può dimostrargli il nostro affetto, che sarà ricambiato da dolci fusa.

È importante avere uno stesso atteggiamento con entrambi per evitare che si scatenino delle futili e inutili gelosie, premiando i loro atteggiamento positivi.

Quando si va in un posto nuovo è bello socializzare: ciò non vale solo per gli umani ma anche per i nostri amichetti a quattro zampe, che devono sentirsi liberi di esplorare il territorio da tutti i punti di vista e sfruttando tutti i sensi a loro disposizione.