Quale migliore compagno del nostro cane per un’escursione in montagna? Tuttavia, prima di incamminarsi è sempre bene prepararsi al meglio e pianificare nel modo migliore il trekking con il cane.
Per prima cosa è bene valutare che tipo di escursione sia più adatta al nostro amico a 4 zampe in base alle sue condizioni fisiche, l’età e lo stato di salute. Inoltre, se il vostro itinerario comprende i parchi nazionali italiani o un’area protetta, consultate il regolamento per assicurarvi che i cani siano ammessi.
Sembra strano, ma in alcuni habitat è vietato l’ingresso di animali domestici per tutelare la fauna locale. Dobbiamo essere consapevoli che il nostro cane potrebbe rappresentare un pericolo per gli animali selvatici: potrebbe spaventarli, per esempio, o arrecare disturbo durante la stagione riproduttiva, essere veicolo di agenti infettivi a cui la fauna selvatica non è abituata.
Ricordiamoci sempre che in montagna sia noi che i nostri cani siamo ospiti e dobbiamo comportarci come tali, con rispetto e seguendo alcune regole.
Trekking con il cane: le regole da seguire
Portate il vostro pelosetto al guinzaglio
Anche se il cane è abituato a camminare accanto a noi e non si allontana, ricordiamoci che il guinzaglio è obbligatorio ed è uno strumento per tutelarli, oltre che proteggere chi incontrate. In montagna può capitare di imbattersi in un animale selvatico e il nostro cane potrebbe inseguirlo mettendo a rischio la sua incolumità, quella degli altri animali e delle persone.
Raccogliamo le sue deiezioni
Anche se ci troviamo in ambiente naturale e viene da pensare che un po’ di feci non possono causare alcun problema, lasciare le deiezioni del vostro cane potrebbe causare dei rischi per la fauna selvatica. I nostri animali domestici vivono in un ambiente diverso e vengono a contatto con batteri, virus e parassiti a cui gli animali selvatici non sono abituati.
Anche gli animali selvatici possono trasmettere patogeni ai domestici, con la differenza che mentre noi possiamo e dobbiamo proteggere il nostro cane (effettuando tutte le profilassi necessarie, seguendo i protocolli vaccinali e antiparassitari e, nel caso in cui il nostro cane stia male, recandoci subito dal veterinario), un animale selvatico è completamente indifeso nei confronti di agenti infettivi nuovi e il risultato potrebbe essere devastante.
Portiamo con noi cibo e acqua a sufficienza
Ricordiamoci le ciotole da viaggio, cibo e acqua a sufficienza per noi e il nostro compagno. Anche per i cani vale la regola di mangiare e bere poco e spesso. Evitiamo che il cane si abbeveri in pozzanghere: possono essere luogo di trasmissione di patogeni. Passeggiamo durante le ore più fresche della giornata e facciamo delle pause per lasciare al cane il tempo di recuperare.
Cassetta del pronto soccorso a portata di mano
Portare nello zaino delle garze, dei cerotti e un disinfettante può risultare utile per noi e per il nostro amico a 4 zampe. Inoltre, facciamoci consigliare dal nostro veterinario quali farmaci salvavita portare con noi.
Documenti del cane sempre con noi
Portiamo sempre con noi i documenti del cane: iscrizione all’anagrafe canina e libretto sanitario.
Cosa fare una volta rientrati a casa
Rientrati a casa, controlliamo il nostro amico: eliminiamo eventuali residui di foglie o spine, verifichiamo la presenza di ectoparassiti (es. pulci e zecche) e controlliamo le condizioni dei polpastrelli (potrebbero presentare abrasioni).
Infine, premiamo il vostro amico con un pasto che possa fargli recuperare le energie spese: dopo tutto, se lo merita!