Vacanze con animali a Sottoguda
Sottoguda (Staguda in ladino) è un grazioso borgo in provincia di Belluno. Sorge ai piedi del Piz de Guda, un piccolo monte dalla forma affascinante, che gli dona il nome.
Il Piz de Guda è toponimo antico che designa una montagna di secondaria importanza.
Sottoguda è uno scrigno di scorci indimenticabili: ha ottenuto diversi riconoscimenti (Borgo più belli d’Italia, Bandiera Arancione del Touring Club), con i colori dei fiori sui poggioli e nei piccoli giardini, le farfalle di ferro battuto che colorano le facciate delle case, le sculture di legno intagliate con cura, le cataste di legna sapientemente sistemate e abbellite con gerani dai colori intensi, antichi fienili (tabiei) addobbati con gli attrezzi di una volta. Ogni viuzza è una scoperta che riempi e gli occhi di bellezza.
Questo incantevole villaggio si trova nelle Dolomiti, patrimonio dell’umanità, al confine tra Veneto e Trentino, nel Comune di Rocca Pietore (La Ròcia in ladino). Un territorio con alle spalle una prestigiosa storia che affonda le sue radici nel periodo longobardo. Risalendo la Val Pettorina, nella parte alta della provincia di Belluno e nel cuore delle Dolomiti, Sottoguda è l’ultimo borgo prima di Malga Ciapéla e della Marmolada. Il territorio comunale, che ha come capoluogo Rocca Pietore, si estende da Punta Penia, vetta della Marmolada (3342 metri) fino a tutta la Val Pettorina e alla destra orografica del lago di Alleghe, e comprende stupende e selvagge valli come quelle di Ombretta, Franzedaz e Franzei.
Un po’ di storia
Sottoguda è un antico villaggio le cui testimonianze scritte risalgono al 1260. Si caratterizza per i numerosi tabièi, fienili in legno diffusi nell’area dolomitica di cultura ladina, usati dai contadini per il deposito del fieno e il ricovero del bestiame e degli attrezzi agricoli. L’agricoltura è stata per secoli la principale fonte di sostentamento della piccola comunità. Oggi sopravvive anche la tradizione della lavorazione artistica del ferro battuto grazie ad alcuni artigiani che hanno i loro negozi sulla strada che collega il borgo di Palue a Sottoguda.
In un territorio ricco di materie prime naturali come il legno dei boschi e il ferro proveniente dalle vicine miniere, si tramanda di generazione in generazione la tradizione della lavorazione artigianale di questi materiali. Qui è possibile ammirare le opere realizzate dall’abilità degli artigiani e visitare le botteghe e i laboratori. Molto viva a Sottoguda, come in tutto il territorio di Rocca Pietore, la cultura ladina dolomitica attraverso la parlata locale e alcune usanze di antiche origini che vengono tramandate fra le generazioni.
Cosa vedere a Sottoguda
L’edificio più antico di Sottoguda, l’unico risparmiato dall’incendio del 1881, è la chiesetta dedicata ai santi Fabiano, Sebastiano e Rocco, consacrata nel 1486 quando doveva servire una comunità costituita da una decina di abitazioni. Il campanile è del 1550 e l’altare del 1616.
Subito dopo le ultime case inizia la gola dei Serrai di Sottoguda, un profondo canyon di circa due chilometri, oggi Parco di interesse regionale, che arriva fino alla conca di Malga Ciapéla, ai piedi della Marmolada. Il percorso si snoda fra alte rocce strapiombanti e interseca il corso del torrente Pettorina e la gola diventa una palestra di arrampicata su ghiaccio tra le più apprezzate d’Europa. Proprio sopra il borgo, una delle faggete più alte d’Europa che ad ogni stagione fa da una cornice al borgo con colori tipici e meravigliosi.
I piatti tipici di Sottoguda
Fra i piatti tipici del borgo, da provare sono di sicuro i canederli (grossi gnocchi composti di un impasto a composizione variabile di pane raffermo e ripieni di carne), i casunziei (ravioli ripieni di ricotta e verdure tipiche), le fortaie (la versione dolomitica delle crepes).
Strutture ricettive pet-friendly a Sottoguda
La Montanara Alpenhotel
B&B Ciesa la Verda
Hotel Genzianella